Un ruolo chiave dell’obesità come fattore favorente la fibromialgia è stato dimostrato da recenti studi scientifici, alcuni dei quali condotti all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Questa condizione clinica è caratterizzata da dolore muscolare e articolare generalizzato, accompagnato da profonda stanchezza, disturbi del sonno, rigidità articolare e un’ampia costellazione di sintomi a carico di vari organi e apparati.
La struttura di Medicina e Reumatologia del Rizzoli avvia ora uno studio per valutare l’efficacia della dieta chetogenica, approccio nutrizionale basato sulla restrizione dell’apporto calorico e in particolare dei carboidrati, nel controllo delle manifestazioni cliniche della fibromialgia.
Può candidarsi a partecipare allo studio chi ha ricevuto una diagnosi di fibromialgia da parte di un reumatologo, compilando il modulo sul sito www.ior.it I pazienti che soddisfano i criteri clinici previsti dallo studio verranno contattati dallo staff del gruppo di ricerca. Lo studio si articola in tre fasi – dieta libera, dieta chetogenica, mantenimento – della durata rispettivamente di 4, 8 e 12 settimane.